La Teoria del Terzo paesaggio ideata da Gilles Clément è una geniale intuizione che nasce dall’osservazione disincantata del nostro tessuto urbano, dalla consapevolezza della progressiva antropizzazione della superficie terrestre, del conseguente annullamento della diversità, dalla situazione in cui versa il nostro pianeta. Le ipotesi catastrofiste sembrano le uniche possibili. Per Clément invece per il nostro pianeta la speranza esiste. Sono quegli spazi residui di cui nessuno più si cura, nemmeno le istituzioni, abbandonati a se stessi ma proprio per questo liberi di ricrescere e ricostituirsi. Un modello di tal genere potrebbe essere riproposto a livello planetario: «Il giardino planetario [è] “un principio” che chiama in causa “l’umanità intera” e mette in gioco una responsabilità individuale e collettiva» (G. Clément, Manifesto del Terzo paesaggio, Filippo De Pieri (a cura di), Quodlibet, Macerata 2005, pp. 76-77). Nel Terzo paesaggio non si deve operare, si deve star fermi e osservare. Al limite si può fotografare come ha fatto Alessandro Imbriaco. Guardiamo il suo portfolio in mostra alla fondazione Forma Galleria, dal titolo The Garden, che nel 2012 si è aggiudicato la 19ma edizione dell’European Publishers Award for Photography. Imbriaco sembra aver dato immagine al Terzo paesaggio. Il giardino di cui parla Clément non può che avere quell’aspetto. Ma di che cosa si tratta?
«Da circa cinque anni mi occupo, attraverso il mio lavoro fotografico, di documentare il disagio abitativo nella città di Roma, il che mi ha portato a esplorare in modo sempre più capillare quelle zone marginali e nascoste all’interno del territorio urbanizzato della città che grazie alla loro natura liminale, sono cresciute a ridosso della speculazione edilizia creando quasi delle roccaforti autarchiche di sopravvivenza» (Alessandro Imbriaco, dalla Locandina della mostra).
Lavorare sulle periferie e sulla crisi dell’abitare ha permesso a Imbriaco di scoprire e indagare i territori periferici, quegli spazi invisibili che versano in uno stato di abbandono, ma che proprio per questo non soltanto hanno la possibilità di ricostituirsi ma di offrire ospitalità a chi, come i senzatetto e gli animali randagi, è rifiutato o si sente rifiutato dal mondo patinato delle metropoli. È questo il caso del giardino presentato in questa mostra. Imbriaco ha esplorato una zona romana in stato di abbandono nella periferia est, inizialmente posta sotto tutela dalle istituzioni per la preservazione della sua fauna e poi lasciata a se stessa: «Oltre agli animali, qui hanno trovato asilo alcune persone altrimenti senzatetto. Il lavoro di Alessandro Imbriaco in mostra a Forma Galleria parla di luoghi in apparenza immaginari, ma che in realtà fanno parte delle nostre città» (dal comunicato stampa).
E se dal punto di vista teorico, urbanistico e paesaggistico il portfolio di Imbriaco è già interessante e importante, dal punto di vista strettamente fotografico questo è un reportage –perché tale è- di altissimo livello. Sappiamo che spesso il grande formato impressiona l’osservatore disorientandone la valutazione: grande uguale bello. E invece a volte è soltanto una questione di dimensioni e di patina, la qualità estetica rimane inalterata anche se l’immagine sembra migliorare. In questo caso le fotografie di Imbriaco sono esse stesse belle. L’osservatore avverte come la sensazione di riuscire a partecipare dello spontaneismo di quella vegetazione. Si intravedono dei volti di bimbi, che compaiono come corolle tra il verde. L’atmosfera è mesta, ma una speranza aurorale aleggia intorno. L’immagine sembra fuoriuscire dai contorni, come a voler restituire un fuori campo che si presenta rigoglioso all’immaginario dell’osservatore o come certa pittura vedutistica secentesca che si sottraeva alla tirannia dei margini e riscattava il paesaggio e le architetture dal ruolo marginale di fondali per renderli soggetti principali. Così Imbriaco.
Con la mostra The Garden, Forma Galleria continua a promuovere il nuovo spazio espositivo a cui si può accedere anche da un’altra entrata (accanto alla Libreria) appena realizzata.
Quale modo migliore per avviare il nuovo con un portfolio che apre al nuovo? Ottima scelta dunque quella di Imbriaco.
Mostra da non perdersi.
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THE GARDEN
di Alessandro Imbriaco
Dal 12 ottobre 25 novembre 2012
Forma Galleria - Milano
Ingresso gratuito
Sito web del fotografo: www.alessandroimbriaco.com
FORMA GALLERIA
Piazza Tito Lucrezio Caro, 1
20136 Milano
da martedì a domenica ore 10 - 20
giovedì e venerdì 10 - 22
T. 0289075420
0258118067
printroom@formafoto.it
formagalleria@formafoto.it
www.formagalleria.com